Ancora un morso!

https://www.youtube.com/watch?v=K46mJXOc8Zw

A volte la Resistenza Animale, considerata superficialmente, pare inutile, un ingenuo tentativo destinato al completo fallimento. Le forze in campo sono talmente impari, sono talmente sproporzionate, che il semplice buon senso imporrebbe la resa incondizionata, imporrebbe, perlomeno, l’accortezza di abbassare la testa nel tentativo di ingraziarsi il potente di turno e, di conseguenza, mitigare la sua ira, la sua capacità di nuocere e farci soffrire.

In realtà non è così! Non è mai stato così, e non lo sarà mai. Questo cane, che si lancia contro la rete d’acciaio, che infila muso e denti per ribellarsi ad un gesto ignobile e carico di inutile disprezzo, risponde dimostrando di essere vivo, mostrando un mondo incapace di rassegnarsi, fornendo ancora un’ultima speranza. Il buon senso, allora, appare ribaltato. Il buon senso, l’irriducibile buon senso di questo cane che reagisce e agisce normalmente, naturalmente all’abominio che subisce, che si ribella ad un mondo fondato sulla segregazione, allora, ci risveglia da una sorta di incubo. Ci racconta di come stiamo trattando i cani, di come, da compagni di strada che intendevano condividere un percorso con noi, sono diventati un problema da risolvere con la reclusione che li costringe a subire angoscia, fobie, sofferenza, solitudine, privazioni e anche gesti ignobili come quello di questo video.

Troglodita Tribe

Pubblicato in 1 - storie di rivolta, 6 - altri luoghi di detenzione, 8 - ribellioni | Contrassegnato , , | Commenti disabilitati su Ancora un morso!

La pecora fuggitiva nell’infanzia di Chaplin

“In quel periodo accadde un incidente. Alla fine della strada dove abitavamo c’era un mattatoio e le pecore dovevano passare davanti a casa nostra per dirigersi alla macellazione. Ricordo che una scappò e corse indietro lungo la strada suscitando il divertimento degli spettatori. Qualcuno provò ad afferrarla e altri gli inciamparono addosso, cadendo uno sull’altro. Ridacchiai con piacere per la sua breve fuga, una scappatella, tremolante e in preda al panico, sembrava così comica. Ma quando fu presa e riportata dentro al mattatoio, la realtà della tragedia mi sopravvenne e corsi in casa gridando in lacrime a Mamma: “La uccideranno! La uccideranno!”. Quel crudo pomeriggio primaverile e quell’inseguimento da commedia rimasero nella mia mente per giorni; e mi chiedo se quell’episodio non pose le premesse per i miei futuri film – la combinazione del tragico e del comico.” (Charlie Chaplin, La mia autobiografia)

TOM WILSON, CHARLES CHAPLIN & JACKIE COOGAN in The Kid *Editorial Use Only* www.capitalpictures.com sales@capitalpictures.com Supplied by Capital Pictures

Nella prima scena di ‘Tempi moderni’ (1936) sarà proprio un gregge di pecore con una pecora nera al centro a rappresentare lo sfruttamento e l’alienazione della società industriale…

Pubblicato in 1 - storie di rivolta, 2 - allevamenti e macelli, 7 - evasioni, 8 - ribellioni | Contrassegnato , , | Commenti disabilitati su La pecora fuggitiva nell’infanzia di Chaplin

Abbandonati?! Evasi!!!

Chivasso (To), marzo 2015

C’è un agire che conta poco, agli occhi de* più. È l’agire dei non umani, sempre misconosciuto, sovrastato, occultato, frainteso. Soprattutto quello de* schiav* di quelle fabbriche di corpi vivi che chiamiamo allevamenti, beffarda allusione alla nascita e al far crescere. Hanno creduto fossero stati abbandonati; li hanno legati e dato l’allarme. Invece, quest’asina e il suo piccolo erano evasi dal loro luogo di prigionia, dal loro ‘allevamento’.

QUI la notizia

recupero-asini-XIII-600x400

 

Pubblicato in 1 - storie di rivolta, 2 - allevamenti e macelli, 7 - evasioni | Contrassegnato , | Commenti disabilitati su Abbandonati?! Evasi!!!

Russia, 2015

https://www.youtube.com/watch?v=TuaTrCucn-8

Pubblicato in 1 - storie di rivolta, 2 - allevamenti e macelli, 7 - evasioni | Contrassegnato , | Commenti disabilitati su Russia, 2015

Si ribella nel macello

Brasile, San Paolo, dicembre 2015

Un toro è riuscito ad evadere ferendo un dipendente. È uscito dall’inferno del mattatoio cercando aria e luce. Via dalla catena di smontaggio dei corpi, fuori dalla massa disperata e urlante. Via dai colori e dai suoni della morte. Fuori, libero, solo, esposto. Se nascere è vedere la luce, questa è stata la sua nascita, la sua vita durata 200 metri. L’hanno circondato ed ucciso a mitragliate.

QUI l’articolo (geapress.org)

 

toro-ucciso

Pubblicato in 1 - storie di rivolta, 2 - allevamenti e macelli, 7 - evasioni | Contrassegnato , | Commenti disabilitati su Si ribella nel macello

Dal popolo degli elefanti

Thailandia, ottobre 2015

Pubblicato in 1 - storie di rivolta, 8 - ribellioni | Contrassegnato , | Commenti disabilitati su Dal popolo degli elefanti

Evas* dal furgone

Busto Arsizio (Va), agosto 2007

In tre sono riuscir* a scendere dal mezzo che li stava trasportando. Uno è stato subito ripreso, mentre le altre due hanno dato filo da torcere… Il momento del trasporto è sempre quello più critico, le chiusure dei portelloni devono essere ermetiche, a prova di spinta…

La notizia (varesenews.it)

vitelli-in-fuga-bovini-busto-28-8-2007-378467vitelli-in-fuga-bovini-busto-28-8-2007-378469

 

 

Pubblicato in 1 - storie di rivolta, 2 - allevamenti e macelli, 7 - evasioni | Contrassegnato , | Commenti disabilitati su Evas* dal furgone

Ribellione al miac di Cuneo

Cuneo, gennaio 2015

Schermata 2016-02-14 alle 21.39.03 648077_1350920023-734--U1010873621554EdF-318x250-kSzD-U10401532350611mcC-700x394@LaStampa.it

“Questa mattina (martedì 20 gennaio), mentre veniva scaricato al Miac di Cuneo, un bovino ha saltato la recinzione di protezione (circa 1,5 metri di altezza) ed è scappato, andando prima a caricare un cavallo e poi puntando, pericolosamente, verso la statale. I veterinari hanno avvertito i carabinieri, chiedendo che fosse abbattuto, perché impossibile da avvicinare in condizioni di sicurezza. Una pattuglia così ha spinto l’animale in una zona di campagna e gli ha sparato. La carcassa è stata poi avviato per la macellazione”. (Fonte: lastampa.it)

Pubblicato in 1 - storie di rivolta, 2 - allevamenti e macelli, 7 - evasioni | Contrassegnato , , | Commenti disabilitati su Ribellione al miac di Cuneo

Alcuni pinguini tentano di evadere

Odense (Danimarca), novembre 2015

Pubblicato in 1 - storie di rivolta, 4 - zoo, 7 - evasioni | Contrassegnato , | Commenti disabilitati su Alcuni pinguini tentano di evadere

Lotterete con lui?

static1.squarespace.comLotterete con lui?

di Zach Groff

fonte: DirectActionEverywhere

traduzione a cura di Resistenza Animale

 

Dopo una fuga rocambolesca e un’ondata di proteste sul posto e on-line, un toro di nome Freddie è sfuggito alla morte questa mattina dirigendosi allo Skylands Animal Sanctuary. Freddie, come riportato dal New York Times di ieri, è corso fuori dal Mercato della Carne Jamaica Archer prima di essere messo all’angolo dalla polizia e trascinata a forza nella parte posteriore di un camion per il macello. Freddie era già stato “acquistato” e i “proprietari” volevano che fosse ucciso per mangiarlo. Ma Mike Stura dello Skylands Animal Sanctuary era determinato a volerlo vedere vivo. Ha parcheggiato la sua roulotte fuori e ha aspettato tutta la notte, chiedendo di liberarlo. Sotto i riflettori dei media e di fronte alle proteste pubbliche, questa mattina presto Freddy ha ottenuto la libertà.

Per certi versi, la storia non è poi così notevole. Probabilmente, un altro individuo ha preso il posto di Freddie, e verrà ucciso per dare da mangiare a una famiglia umana. Ma ci sono alcune ragioni per cui abbiamo bisogno di mostrare e diffondere storie come questa.

In primo luogo, questa storia rende innegabile un fatto fondamentale: gli animali vogliono vivere, gridano e lottano per questo diritto usando tutti gli strumenti a loro disposizione. Freddie non è scappato per caso – è scappato perché sapeva che stava per morire. Mucche e maiali spesso sfuggono dai macelli e dai camion che vi sono diretti. Quando ho visitato l’allevamento di tacchini DxE, recentemente oggetto di un’investigazione, mentre gli operai stavano caricando i tacchini in un camion, potevo sentire forte e chiaro le urla penetranti dei tacchini che volevano vivere.

In secondo luogo, la storia ci mostra che gli animali sono attori nella lotta per la loro libertà, e non semplici oggetti passivi di benevolenza umana. I diritti degli animali ricevono spesso critiche dagli altri movimenti perché, a differenza di altr* attivist*, gli animalist* non sono in lotta per se stessi. Ciò che Freddie ha reso evidente ieri era che gli esseri umani non sono gli unici attivisti per i diritti degli animali. Non stiamo combattendo per loro: stiamo combattendo con loro. Coloro che volevano fare del male a Freddie non stavano combattendo contro di noi: stavano combattendo contro di lui e altr* come lui. Dobbiamo costruire un mondo in cui le voci e le azioni di animali come Freddie abbiano rilievo nella nostra società quanto quelle degli esseri umani.

In terzo luogo, la storia ci insegna la capacità dei rifugi e dei singoli animali di cambiare la storia. La storia di Freddie ha ricevuto grande copertura mediatica internazionale e ha catturato l’attenzione del pubblico, richiamando l’attenzione sulle difficoltà di un individuo di fronte a un sistema violento. I rifugi mostrano pacificamente quanto sia assurda l’idea che la polizia debba inseguire un animale come Freddie in modo che possa essere ucciso pur non avendo fatto nulla di male.

La domanda non è: lotterete per lui?

La domanda è: lotterete con lui?

 

Pubblicato in 1 - storie di rivolta, 2 - allevamenti e macelli, 7 - evasioni | Contrassegnato | Commenti disabilitati su Lotterete con lui?