Taiwan, 2014
Mentre lo stavano trasferendo, questo ippopotamo ha forzato il portellone ed è saltato sulla strada ferendosi. Purtroppo poi è morto per le ferite riportate. (corriere.it)
Taiwan, 2014
Mentre lo stavano trasferendo, questo ippopotamo ha forzato il portellone ed è saltato sulla strada ferendosi. Purtroppo poi è morto per le ferite riportate. (corriere.it)
Vigodarzere (PD), gennaio 2016
Pare non vengano tenut* alla catena… e allora ogni tanto ci riprovano ad evadere dalla stalla. La testimonianza della loro resistenza è davvero indicativa delle motivazioni e della ‘necessità’ dei metodi duri della zootecnia per il controllo, il dominio, l’assoggettamento dei corpi. Hanno spinto la porta. Rispetto alla fuga precedente, però, stavolta erano in quattro.
fuga di gennaio (mattinopadova.gelocal.it)
fuga di aprile 2015 (mattinopadova.gelocal.it)
Tambre, Piana del Cansiglio (BL), 10 marzo 2016


Blitz di notte in Cansiglio: liberati i cervi che stavano morendo di fame
Alcuni sono morti, per l’impossibilità di alimentarsi, considerata la presenza di mezzo metro di neve. Una cerva è annegata nella pozza d’acqua del pascolo; era incinta. Ma i più, intorno ai 25, sono riusciti a fuggire. Attraverso un varco nella recinzione, aperto da ignoti durante la notte, ma scoperto dagli animali al loro risveglio.
Eppure, la causa della morte degli ungulati non va ricercata solo nel maltempo: sotto accusa sono soprattutto le recinzioni poste nel bosco per isolare gli animali dai pascoli, e che violentando l’ecosistema e impedendo ai cervi di spostarsi liberamente ne mettono a rischio la sopravvivenza.
Leggi articolo e anche questo
(Fonte:www.oggi treviso.it)
Bengaluru (India), febbraio 2016
Così è evaso un leopardo prigioniero al Bannerghatta zoo. È entrato in una scuola dove, nonostante le reti tese per acchiapparlo ed i dardi di sedativo, ha attaccato e ferito i suoi inseguitori ed è riuscito a sfuggire alla ricattura, avvenuta molte ore dopo.
Castelfranco, 3 marzo 2016

Scrivono che a causa di un attimo di distrazione sia scattata la voglia di evasione per Sasha.
Dicono che forse il cancello non era stato chiuso con il catenaccio, dicono che forse un colpo di vento l’ha aperto.
Pensiamo che Sasha sia stata attenta ad ogni particolare e avesse calcolato ogni dettaglio, anche il vento suo amico, prima di evadere.
L’articolo QUI
(Fonte: www.tribunatreviso.gelocal.it )
Anghiari, gennaio 2016

Una cappellaia matta. Sceglieva le vittime a seconda del copricapo e le attaccava improvvisamente.
Almeno quindici segnalazioni in pochi giorni. Parecchi i cappelli rubati.
“Si dice che per sopravvivere qui bisogna essere matti
…quasi come un cappellaio…
e per fortuna io lo sono!” cit.
(Fonte: www.quinewsvaltiberina.it)
Cesate (MI), 2 marzo 2016

Tre cammelli per strada ..ogni tanto si fermano ad annusare la vita.
(tra le ipotesi dell’evasione la ribellione all’esilio e alla carcerazione; i carabinieri indagano)
(Fonte: www.milano.corriere.it)
Sassari, luglio 2000
“PAULILATINO. Toro scatenato scappa dal macello e terrorizza il paese. Si può riassumere così l’avventura di un torello di razza sardo-modicana che mercoledì mattina è “evaso” dal mattatoio di via Roma, imperversando in paese. In un primo momento la pericolosità dell’animale pareva limitata alle sue spaventate reazioni. Ma col passare dei minuti e le corse nell’abitato, il torello ha iniziato a caricare ed inseguire chiunque si trovasse nei paraggi. E scattata così la caccia al toro, con il Comune che si affrettava a dare pubblico bando per avvertire la cittadinanza (in casa i bambini e pronti a segnalare gli spostamenti dell’animale). Poi, forze dell’ordine, guardie municipali, qualche dipendente del Comune e volontari, impiegati a setacciare le vie del paese. La battuta pareva terminata in tarda serata quando il modicano è avvistato in località “Sa Paule”, a circa un chilometro dall’abitato. Anzi, è lui ad avvistare gli inseguitori e a caricarli «mettendoli in fuga». Poi è scomparso di nuovo. Rimangono le perplessità su come il bovino sia riuscito a fuggire dalle strutture di macellazione. Da quei cancelli che proprio martedì hanno rischiato di rimanere definitivamente chiusi per la sospensione del servizio di macellazione. Rottura insanabile tra l’ex gestore degli impianti (pare inadempiente con i pagamenti) e l’amministrazione comunale. Decisione immediata del sindaco Gallus: i gestori cambiano ma la struttura rimane in funzione. A casa il vecchio appaltatore sostituito da uno nuovo: la ditta Perra di Oristano. E il toro? E’ ancora alla macchia. (se.mu.)” lanuovasardegna.it
Bhagavathi,Tempio di Pulappatta, India, febbraio 2016
La Indian Express riferisce che questi episodi di ribellione sono“abbastanza comuni” nelle zone rurali dell’India.
Usati come decorazioni, attrattive per i turisti, forza lavoro a basso costo, torturati e addestrati ad essere schiavi fin dalla nascita… sarà forse per questo che si ribellano?
Nonostante le catene alle caviglie e lo scudo di metallo che impedisce alla proboscide i movimenti verso l’alto, il grandioso ribelle riesce a fare molti danni e sfogare la sua sacrosanta ira.
Il domatore, il suo aguzzino assiste agitato alla scena e non può fare nulla, solo assistere dall’alto allo sfascio delle vetture, forse sperando tra sè e sè di tenere la posizione a abbarbicarsi sul collo dell’elefante senza cadere e incappare pericolosamente tra le sue zanne.
Sono tantissimi gli episodi di ribellione di questi mastodontici animali.
Animali selvaggi, liberi nonostante gli obblighi, i padroni, le costrizioni e le privazioni a cui sono quotidianamente sottoposti.
Elefante dal nome sconosciuto, che la tua forza e la tua determinazione non ti abbandonino mai!
Siamo con te e festeggiamo e applaudiamo la tua ribellione.
Resisti!
(Fonte: www.rt.com)
Sandgate (Brisbane, Australia), 26 febbraio 2016
Si chiama Rebel Rover, è un cavallo sfruttato dal circuito dell’ippica. Vincitore di diverse competizioni è conosciuto come il cavallo ‘pazzo’, per via del suo temperamento ribelle..
Padrone e addestratore lo definiscono persino un ‘immaturo’ che però nel frattempo, grazie a loro, è migliorato ed è diventato un grande campione, anche se diverse volte ha ‘provocato problemi ‘ alle partenze.
Durante un addestramento in spiaggia Rebel Rover ha nuovamente espresso quello che pensa dell’ippica. Ha disarcionato il fantino e si è dato alla fuga in mare. Ha nuotato per ben 11 km e ci son volute due ore per riprenderlo.
Una resistenza straordinaria a detta di tutti.
Una volta ripreso non si è dato per vinto ed ha letteralmente dato una testata ad uno dei partecipanti alla cattura, mandandolo al pronto soccorso. “Si è calmato ai box – dice il proprietario – è tornato giocoso e sarà pronto per la prossima gara, era solo spaventato”.
Negare l’evidenza è la tattica di un sistema di sfruttamento.
(Fonte: www.news.com.au)