El Eulma, Algeria, settembre 2016

La macellazione degli animali, che avvenga nel chiuso dei macelli o per strada, deve uscire dalla storia!
El Eulma, Algeria, settembre 2016

Sciavi d’Abruzzo, Chieti, 18 settembre 2016

L’episodio è accaduto nella frazione di San Martino, a oltre 1100 metri di quota nell’entroterra vastese. Un cinghiale ha reagito contro l’uomo armato di bastone, dopodiché gli ha azzannato le gambe.
(Fonte: www.m.ilcentro.gelocal.it )
Monastier (TV), 17 settembre 2016
Ha potuto guadagnare la libertà e scorrazzare libero tra i campi solo per alcune ore: attorno alle 14 di venerdì per il toro non c’è stato scampo. Il toro non ha incrociato nessuno nella sua fuga. L’atteggiamento era apparentemente tranquillo. Ciò nonostante uno sparo ha messo fine alla sua fuga.

Donkey Farm Foundation, Paesi Bassi, 24 giugno 2016

Tutte le vite sono degne di lutto.
(Fonte: www.nonsoloanimali.com)
Video e articolo:
Asini si riuniscono in gruppo per dire addio al loro amico morto
Pune – India, 9 settembre 2016

Il portavoce del Rambo Circus si è affrettato a dire che Nitya, un cucciolo di elefante, è molto delicato, si muove sempre senza fare danni.
Per riportarlo nel circo ci sono voluti una decina di funzionari comunali e forestali.
La madre di Nitya è prigioniera nello stesso circo.

(Fonte: www.mirror.co.uk)
Germania, agosto 2016
Dopo essere riuscita a scappare dal mattatoio di Kaiserslautern, nel sud-ovest della Germania, per un mese è riuscita abilmente a sfuggire alla cattura nascondendosi nei boschi mentre la polizia la ricercava persino con gli elicotteri. Su di lei era stata messa una taglia di 2800 €. A tradirla le telecamere di una concessionaria d’auto. Irriducibile persino col narcotico, Johanna, questo il nome che le è stato dato, ha vinto la sua battaglia. Vivrà in un rifugio nel nord della Renania-Palatinato.

Ronchi di Cuneo, 21 luglio 2016

Ha superato i muri dell’allevamento ma non quelli che si continuano a costruire attorno ai viventi le cui esistenze non possono essere liberamente vissute ma devono corrispondere a progetti nefasti e sordi alla loro volontà. E allora gli hanno sparato. Perché sparisse. Per rimandarlo indietro.
Qui la notizia (lastampa.it)

Domenica 11 settembre, ore 14
Chiasso – stadio comunale, via Soldini
IN SOLIDARIETÀ CON LE MIGRANTI E I MIGRANTI
CORTEO ANTIRAZZISTA
Le frontiere sbarrate a Chiasso sono solamente lo specchio che riflette l’ondata di razzismo volutamente fomentata a fini politici, che oggi caratterizza tanto il Ticino e la Svizzera, quanto l’Europa e l’intero mondo occidentale.
Quella stessa Svizzera (e quello stesso occidente) le cui aziende esportano armi e saccheggiano risorse naturali provocando e alimentando guerre e sfruttamento in molti paesi di provenienza delle persone bloccate alla stazione di Como San Giovanni e in altri punti di questa ingiusta Europa.
Si stima infatti che a livello pro capite la Svizzera sia la seconda esportatrice di armi al mondo e che sul suolo elvetico si svolga il 20% del commercio di materie prime.
Se da una parte armi e oro passano liberamente le frontiere, dall’altra migliaia di esseri umani alla ricerca di un futuro migliore vengono respinti con metodi razzisti e umilianti dalle guardie di confine.
Diciamo basta a questo meccanismo disumano e ignorante!
Questo è un appello a tutte le persone antirazziste, a tutti gli individui che vorrebbero abbattere le frontiere e a chi pensa che ognuno/a debba potersi muovere liberamente quando e dove vuole.
DOMENICA 11 SETTEMBRE 2016 SCENDIAMO IN PIAZZA E PRENDIAMO POSIZIONE CONTRO IL RAZZISMO E OGNI SUA FRONTIERA!
RITROVO: ORE 14.00 ALLO STADIO COMUNALE DI CHIASSO IN VIA SOLDINI
SOLIDARIETÀ CON I/LE MIGRANTI!
Partecipa al corteo come individuo, non portare bandiere e striscioni di partiti ed associazioni. L’obbiettivo del corteo non è farsi pubblicità o campagna elettorale, ma esprimere la propria solidarietà a tutte le persone migranti.
Bormio, 18 agosto 2016

Nell’articolo si parla di un toro impazzito, di stato di salute mentale, di sedativi...E in effetti, nei suoi confronti, è scattato subito una sorta di trattamento sanitario obbligatorio. Per privarlo della libertà, per ricondurlo alla “ragione”, all’interno della struttura dove era recluso. Così agisce immancabilmente il potere nei confronti di chi si non si conforma, si ribella, disubbidisce.
(Fonte: www.milano.repubblica.it )
Trento, agosto 2016

L’orsa si è liberata dal radiocollare e ha fatto perdere le sue tracce. Ma un ordinanza di “rimozione” pesa sulla sua testa.
Dicono che ” I veterinari che supportano attualmente le squadre di ricerca e cattura sono diversi da quelli presenti per la cattura di Daniza”… che, come si ricorderà, venne uccisa.
(Fonte: www.trentinocorrierealpi.gelocal.it )