Storia di un detenuto che resiste con fierezza.

Giappone, zoo di Higashiyama

Si chiama Shabani. E’ un gorilla maschio di 18 anni. E’ prigioniero nello zoo giapponese di Higashiyama dal 2007. Ha avuto due figli, dopo essere stato trasferito in Giappone da un’altra prigione australiana. Da alcuni mesi, in seguito ad una autopromozione dello zoo che ha usato le sue foto, è al centro dell’attenzione dei social. Mille visitatori al giorno e cento  curiosi fissi davanti alla gabbia di Shabani. Dicono che il pubblico femminile  lo chiami ikemen (bel ragazzo) e faccia lunghe file per vederlo.

“Quando lo guardi e lo fotografi sembra proprio che si metta in posa”- dice un portavoce dello zoo- ma probabilmente essendo il capo di un gruppo di altri gorilla, sta tenendo d’occhio i visitatori”.

Le donne sono le visitatrici più numerose,  dice la CNN, alludendo porno graficamente al presunto fatto che il Giappone scarseggi in fatto di appuntamenti amorosi. E il linguaggio inglese si presta a tutta una serie di giochini al riguardo. Lo slang “going bananas” (andar matto per) si trasla nel più specifico “goin ape”(fare il matto, ‘ape’ significa  scimmia). ‘’Chi potrebbe resistere a quel sorprendente volto,  la fronte cesellata , i pettorali scolpiti  e la tonicità delle terga pelose?”….“ E come si distingue un normale gorilla da un hunky gorilla?” (hunk- fustone é uno degli aggettivi con cui viene descritto l’animale) viene chiesto in un quiz pensato su misura per il prigioniero. Una star dei tempi di internet, dicono, che pare proprio si sia accorto della sua notorietà ma che, nonostante questo, mantiene un atteggiamento super cool.

Il gorilla non ha scampo. Prigioniero e  guardato a vista, finisce col rappresentare tutta una serie di formule di umanizzazione beffarda che vanno dall’invidia del pene ( pari sesso) a quella per la bigamia, la “bellezza scultorea” e chi più ne ha più ne metta.

Sarebbe interessante che all’investimento simbolico facesse seguito una sostituzione reale: fuori i gorilla dalle gabbie, dentro gli umani. Fuori la parte animale, dentro il tutto umano.

Qui video e foto

Qui notizia CNN

(Fonti: www.buzzfeed.com e www.edition.cnn.com)

 

Questa voce è stata pubblicata in 1 - storie di rivolta, 4 - zoo, 8 - ribellioni e contrassegnata con , , . Contrassegna il permalink.

Una risposta a Storia di un detenuto che resiste con fierezza.

  1. jennyfer scrive:

    all these idiots going to the zoo to watch him should be ashamed of what they are doing and repent ! could it be that nobody UNDERSTANDS the suffering behind these bars ??? he should be running free in the wilderness, in his natural environment instead of being the “object” of way too many pictures !!! this is how he’s being treated: AN OBJECT !!! SHAME ON YOU ALL !!!

I commenti sono chiusi.