Charlene Mooken, nome di battaglia Cincinnati Freedom

Questa è la storia di Charlene Mooken, la mucca  divenuta famosa come Cincinnati Freedom.

Cincinnati Freedom

Nel febbraio 20o2  fugge da un mattatoio dell’Ohio saltando una recinzione di quasi tre metri eludendo inseguimenti e schivando le freccette sedative.

Rimane latitante per undici giorni.

Verrà  poi catturata, poco dopo la mezzanotte, a Clifton, Cincinnati.

Non essendo più adatta alla macellazione  (gli animali che fuggono dai mattatoi o dagli allevamenti americani

sono considerati  ‘non più  macellabili’ dalla legge) ed essendo nel frattempo diventata famosa, aveva incontrato l’ attenzione  dell’associazione  SPCA che  si adoperò cercare una sistemazione permanente per lei.

Inizialmente si pensò allo zoo di Cincinnati che però rifiutò di accoglierla per motivi di sicurezza.

Poi si pensò  ad una  fattoria, ma anche questa possibilità non andò a buon fine.

Finchè l’artista Peter Max offrì  generosamente alcuni suoi dipinti  all’associazione SPCA e in cambio ottenne la custodia dell’animale.

Intendeva  commemorare  la sua  rocambolesca fuga alla ricerca disperata della libertà durante l’annuale sfilata di apertura di un mercato  a Finley, essendo l’animale stesso  diventato  un’opera d’arte vivente.

Fu così che la mucca ribelle  si guadagnò il soprannome di Cincinnati Freedom  ricevendo simbolicamente le chiavi della  cittadina.

Poi, proprio  quando tutto era pronto per la sfilata, la mucca fu giudicata inadatta perché si ribellava ancora saltando in tutti i modi possibili e mostrandosi molto infastidita e nervosa.

Cinci troverà infine una casa presso il Farm Sanctuary’s New York Shelter, nell’aprile del 2002.

Ha trascorso lì, serenamente,  il resto della sua vita, fino al 2008.

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