L’equitazione nera e un cavallo in fuga

In molti casi, l’oppressione degli animali non è riconosciuta minimamente, anzi è invisibilizzata con estrema facilità. Talvolta, sono i tentativi che gli animali mettono in atto per sottrarvisi a portarla alla luce.

Qualche giorno fa, un cavallo è fuggito da una scuderia di Philadelphia (U.S.A.), ed è finito sui telegiornali perché ha imboccato una grande autostrada, la Interstate 95 o Freeway, seminando il panico. La sua fuga è però finita con la ricattura e la riconsegna alle scuderie del Fletcher Street Urban Riding Club.

Gli articoli che riportano l’avvenimento, come quello di CBS News, sottolineano come questa scuderia sia un importante simbolo di integrazione razziale, cui è stato dedicato persino un film netflix nel 2020. Intorno all'”equitazione nera” si sarebbe costruita una storia di orgoglio della comunità afrodiscendente, di equitazione urbana e mantenimento di una tradizione a rischio sotto la spinta della modernità. Ma anche un intreccio fra cavalli ed esseri umani. La nota stonata, come ha mostrato questo cavallo (che prima delle fuga, significativamente, non aveva neppure un nome proprio), è costituita dal fatto che questo “intreccio”, questa storia di emancipazione, gli animali non l’hanno scelta, anzi l’hanno subita, e quando possono cercano di evadere.

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Volantino chiamata antispe – dal corteo del 7 ottobre

Riceviamo e diffondiamo:

La violenza vissuta a Sairano lo scorso 20 settembre non è stata gratuita o casuale, ma ha soddisfatto precise esigenze politiche ed economiche.
Con oltre 2.700 allevamenti e 4,1 milioni di maiali, la Lombardia da sola rappresenta la metà della “filiera suinicola italiana”, come viene comunemente chiamata. Per questo motivo, la presenza di Peste Suina Africana (PSA) all’interno del rifugio Cuori Liberi rappresentava una minaccia per il profitto derivante dall’intero settore zootecnico. Non dimentichiamo, inoltre, che gli allevamenti nel raggio di 10km dal primo focolaio nato nella zona di Sairano, in cui sono stati uccisi 34.000 maiali con l’obiettivo di fermare la diffusione del virus, hanno ottenuto un rimborso statale che raggiunge il 100% del danno stimato, secondo i dati ministeriali.
Parliamo di una filiera made in italy da oltre 10 miliardi di euro, 40mila posti di lavoro e 2 miliardi di export. Continua a leggere

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The Pigs at Cuori Liberi (Free Hearts): Responding to Political Trauma

The Pigs at Cuori Liberi (Free Hearts): Responding to Political Trauma

Original text here. Spanish version here.

la polizia al rifugio cuori liberiIt is very hard to write in the immediate aftermath of what happened in Sairano, in the province of Pavia, on September 20th. A public order to cull all pigs had been looming for two weeks over Progetto Cuori Liberi, a sanctuary for animals rescued from exploitation; activists from all over Central and Northern Italy were defending the area day and night. The previous Friday, we had already thwarted a first attempt to carry out the judgement, by chaining our bodies to the sanctuary’s gate, but the second time riot police arrived in force, determined to clear the area and allow state veterinaries to enforce the order. Continua a leggere

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Los cerdos de Cuori Liberi: reaccionar al trauma político

la polizia al rifugio cuori liberiLos cerdos de Cuori Liberi: reaccionar al trauma político

(testo originale italiano qui)

Es Los cerdos de Cuori Liberi: reaccionar al trauma políticomuy difícil escribir, prácticamente en caliente, después de lo ocurrido el 20 de septiembre en Sairano, en la provincia de Pavía. Desde hacía quince días pendía sobre el proyecto Cuori Liberi (Corazones Libres), santuario de animales rescatados de la explotación, una orden para sacrificar a los cerdos que allí se encontraban; activistas de todo el centro y norte de Italia vigilaban la zona día y noche. Ya habíamos rechazado un intento de hacer cumplir la orden, el viernes anterior, encadenándonos a las puertas del refugio, pero esta vez los antidisturbios llegaron en masa, decididos a desalojar el lugar para permitir que los veterinarios de ATS (Agenzia di Tutela della Salute) ejecutaran la orden. Continua a leggere

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I maiali di Cuori Liberi: reagire al trauma politico

I maiali di Cuori Liberi: reagire al trauma politico

Un contributo da chi era presente alla strage del 20 settembre (aquí la versión en español – here Enghlish version)

la polizia al rifugio cuori liberiE’ molto difficile scrivere, praticamente a caldo, dopo quanto successo, il 20 settembre, a Sairano, in provincia di Pavia. Da due settimane pendeva sul Progetto Cuori Liberi, un santuario per animali sottratti allo sfruttamento, un’ordinanza di abbattimento dei maiali presenti; attivistə da tutto il centro-nord Italia presidiavano giorno e notte la zona. Avevamo già respinto un tentativo di eseguire l’ordinanza, il venerdì precedente, incatenandoci ai cancelli del rifugio, ma questa volta è arrivata in forze la celere, decisa a sgomberare il posto per consentire ai veterinari dell’AST di eseguire la sentenza. Continua a leggere

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Pellicano fugge dallo zoo

Foto: il pellicano fra le mani di due agenti in mezzo a una spiaggia affollata di bagnanti e ombrelloni.Un pellicano è fuggito dallo zoo di Lignano Sabbiadoro ed è stato in libertà per una giornata.

Come spesso accade, la notizia del suo avvistamento in una vicina spiaggia molto frequentata è stato descritto in termini aneddotici e caricaturali: una divertente stranezza, insomma. La delazione da parte della proprietaria dello stabilimento balneario e le successive operazioni di cattura sono poi presentate come un’operazione di salvataggio e cura del povero animale. Qui il video della cattura.

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Mucche all’attacco

Foto: una vista panoramica dell'Alpe di Siusi (l'alpe verde, sullo sfondo le cime e il cielo)Ha fatto un certo scalpore, sui giornali e sui social, il caso delle mucche che hanno attaccato un gruppo di escursionisti sull’Alpe di Siusi, ferendone una al torace e un altro al volto, e costringendoli a chiamare un elicottero del soccorso.

Anche se per la maggior parte delle persone si tratta di un evento quasi incredibile, in realtà non è affatto un caso eccezionale che le mucche dei pascoli alpini si ribellino, anche in gruppo.

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Segnalazione di “smarrimento”

Foto: il cavallo Clint in mezzo agli agenti di polizia in posa (due alla sua sinistra e due alla sua destra). In basso a destra, nella foto, si vede in parte l'auto della polizia.Così è stata descritta la chiamata fatta dai proprietari dell’Horsing Club di Palermo: “segnalazione di smarrimento“. In realtà Clint, il cavallo poi ricatturato dalla polizia, era evaso aprendo il cancelletto del box con il muso.

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Solidarietà fra reclusi

Foto: uno dei due pavoni bianchi della fattoria canadese.Un pavone bianco è evaso da una fattoria in Canada grazie all’aiuto di un compagno di prigionia, un pony che gli ha aperto la porta con la testa.

Stando alle prime notizie, la fuga sembra essere riuscita, dato che il pavone non è stato catturato.

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Ribellarsi ai negozi di animali

Foto: il canguro dietro le sbarre. Anche i negozi che vendono animali sono un luogo di sfruttamento, dove i corpi di esemplari di altre specie vengono resi, letteralmente, merce: detenuti, confezionati, venduti e acquistati per un corrispettivo in denaro. E anche nei negozi si esprime la resistenza animale, come ha dimostrato il canguro fuggito di recente da uno di questi luoghi, in Kansas. La fuga, purtroppo, non è durata molto, e il canguro è stato catturato dalla polizia, che ha diffuso delle foto di agenti sorridenti e trionfali con l’animale in una rete, e una foto del ribelle dietro le sbarre.

Foto: due agenti di polizia sorridenti mostrano una rete con dentro un corpo animale.

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