Nulla da perdere, se non le proprie catene

Nella foto si vede un elefante che cammina su un'aiuola di fianco a una strada urbana, alle spalle un palazzo.

foto di Giovanna Stefanelli

Qualche giorno fa gira la notizia di un elelfante fuggito dal circo a Foggia. L’articolo di una testata locale riporta brevemente il fatto specificando che è intervenuta la polizia “per ristabilire l’ordine”.

Noi preferiamo commentare riportando le parole di solidarietà di una compagna, Caro Lina:

Questa mattina, a Foggia, un elefante è fuggito dal circo Maya Orfei e dalla sua vita fatta di sbarre, percosse, urla, lucine invadenti, fruste e numeri acrobatici.
Si è ribellato alla sua prigionia, dandosi alla fuga.
Nulla da perdere, se non le proprie catene, e tutto da guadagnare.
Basta allargare l’immagine e guardare i suoi occhi.
Parlano.
Non sono solo tristi.
Sono Disperati. Gridano aiuto e pietà, cercando gli occhi di chiunque possa dar loro un rifugio.
Lo prenderanno.
E conosciamo tutti cosa spetta ai ribelli, ai fuggitivi.
Lo picchieranno, lo rinchiuderanno, lo puniranno. E, se non si piegherà, lo drogheranno o lo uccideranno.
Ancora e ancora e ancora.
Questa è la sorte dei ribelli: o la libertà o la morte.

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