Uccide la sua cucciola. Le insostenibili cicatrici della prigionia.

Acquario di Nagoya, Giappone, 4 ottobre 2016

La piccola delfina era nata nell’acquario di Nagoya, il 24 settembre. Secondo CetaBase, sua madre Lulù,  era stata invece catturata nella tristemente famosa baia di Taiji, dove vengono catturati e uccisi brutalmente migliaia di delfini.

L’infanticidio per i delfini in libertà, è rarissimo. In cattività invece  sono numerose le madri che si rifiutano di allattare i propri cuccioli, molte decidono di ignorarli, qualcuna  di annegarli.

Lulù aveva molte cicatrici: le era stata negata una vita libera, era stata separata dalla sua famiglia, aveva visto e sentito le grida dei suoi compagni uccisi. Così ha scelto. Ha deciso che la morte, per la sua cucciola, fosse più dignitosa di una vita intera di prigionia.

 

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(Fonte: www.savedolphins.eii.org)

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