Lotterete con lui?

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di Zach Groff

fonte: DirectActionEverywhere

traduzione a cura di Resistenza Animale

 

Dopo una fuga rocambolesca e un’ondata di proteste sul posto e on-line, un toro di nome Freddie è sfuggito alla morte questa mattina dirigendosi allo Skylands Animal Sanctuary. Freddie, come riportato dal New York Times di ieri, è corso fuori dal Mercato della Carne Jamaica Archer prima di essere messo all’angolo dalla polizia e trascinata a forza nella parte posteriore di un camion per il macello. Freddie era già stato “acquistato” e i “proprietari” volevano che fosse ucciso per mangiarlo. Ma Mike Stura dello Skylands Animal Sanctuary era determinato a volerlo vedere vivo. Ha parcheggiato la sua roulotte fuori e ha aspettato tutta la notte, chiedendo di liberarlo. Sotto i riflettori dei media e di fronte alle proteste pubbliche, questa mattina presto Freddy ha ottenuto la libertà.

Per certi versi, la storia non è poi così notevole. Probabilmente, un altro individuo ha preso il posto di Freddie, e verrà ucciso per dare da mangiare a una famiglia umana. Ma ci sono alcune ragioni per cui abbiamo bisogno di mostrare e diffondere storie come questa.

In primo luogo, questa storia rende innegabile un fatto fondamentale: gli animali vogliono vivere, gridano e lottano per questo diritto usando tutti gli strumenti a loro disposizione. Freddie non è scappato per caso – è scappato perché sapeva che stava per morire. Mucche e maiali spesso sfuggono dai macelli e dai camion che vi sono diretti. Quando ho visitato l’allevamento di tacchini DxE, recentemente oggetto di un’investigazione, mentre gli operai stavano caricando i tacchini in un camion, potevo sentire forte e chiaro le urla penetranti dei tacchini che volevano vivere.

In secondo luogo, la storia ci mostra che gli animali sono attori nella lotta per la loro libertà, e non semplici oggetti passivi di benevolenza umana. I diritti degli animali ricevono spesso critiche dagli altri movimenti perché, a differenza di altr* attivist*, gli animalist* non sono in lotta per se stessi. Ciò che Freddie ha reso evidente ieri era che gli esseri umani non sono gli unici attivisti per i diritti degli animali. Non stiamo combattendo per loro: stiamo combattendo con loro. Coloro che volevano fare del male a Freddie non stavano combattendo contro di noi: stavano combattendo contro di lui e altr* come lui. Dobbiamo costruire un mondo in cui le voci e le azioni di animali come Freddie abbiano rilievo nella nostra società quanto quelle degli esseri umani.

In terzo luogo, la storia ci insegna la capacità dei rifugi e dei singoli animali di cambiare la storia. La storia di Freddie ha ricevuto grande copertura mediatica internazionale e ha catturato l’attenzione del pubblico, richiamando l’attenzione sulle difficoltà di un individuo di fronte a un sistema violento. I rifugi mostrano pacificamente quanto sia assurda l’idea che la polizia debba inseguire un animale come Freddie in modo che possa essere ucciso pur non avendo fatto nulla di male.

La domanda non è: lotterete per lui?

La domanda è: lotterete con lui?

 

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