NY, maggio 2012
Nella stiva dell’aereo un carico di sessanta schiav* destinati alla prigionia e alla tortura della vivisezione. Una riesce a scappare dalla gabbia. Se ne accorgono, la cacciano, la riprendono… e l’aereo può ripartire col suo carico di dolore e frustrazione. Le grida assordanti non arrivano ai piani superiori, a chi, ignar* o indifferente, attende il sospirato decollo.
QUI la notizia (sole24ore.com)