Una testimonianza dal 1888

spadaccini

 

Fonte: blog “Noi Vastesi”

Bue annegato in mare

Sfogliando i giornali d’epoca conservati presso la Biblioteca Civica “R. Mattioli”, spesso capita di leggere titoli curiosi che richiamano l’attenzione. “Bue annegato”, è un esempio di titolo quantomeno insolito di una breve nota apparsa nell’estate del 1888 sul settimanale Istonio, diretto da Emilio Monacelli.
La vicenda racconta di un bue destinato al macello, spaventato da lampi e tuoni, che a forza riesce a fuggire lanciandosi in una disperata e interminabile corsa contro la paura. Ma leggiamo direttamente la cronaca del tempo: “La notte tra il 27 e 28 Agosto, mentre veniva giù un acquazzone, e mentre lampi e tuoni si seguivano a brevissimi intervalli, un bue, che veniva condotto allo scannatoio, dando uno strappo alla fune a cui era legato, si dava a fuga precipitosa attraversando la Piazza Castello, la Corsea, il Largo del Carmine ed il Corso Plebiscito. Immettendosi poscia nella strada di circonvallazione, andava alla chiesetta rurale di S. Lucia e da questa, saltando per dirupi e per valloni, giungeva al lido di mare, entrava nell’acqua, ed inoltrandosi a nuoto, affogava a qualche chilometro dal lido”.
Il giorno seguente, la carcassa senza vita del bue, venne rigettato dal mare e ritrovato sulla spiaggia verso il fiume Trigno.
Che fine avrà fatto il povero animale? Riconsegnato al legittimo proprietario, l’allevatore Luigi Mattioli, meglio che niente, “ne ha utilizzato la sola pelle”.
Lino Spadaccini

 

 

 

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