La gabbia che tiene fuori

Melilla e Ceuta, enclaves spagnole in Marocco. A migliaia vorrebbero entrare. Per disperazione, fame, guerra… ma potrebbe anche essere solo perché lo desiderano.

Qui un articolo (cronacheinternazionali.com)

“Lo sbarramento consiste in una serie di barriere parallele di circa 7 metri d’altezza con un’illuminazione ad alta intensità, strumenti agli infrarossi che permettono la visione notturna, posti di vigilanza, filo spinato,  videocamere a circuito chiuso, camminamenti che permettono il passaggio di veicoli per la sicurezza e cavi posizionati sul terreno collegati a dei sensori elettronici acustici e visivi. Insomma una vera e propria fortezza. Come se non bastasse, nel novembre del 2013, dopo che la città di Melilla era stata presa d’assalto da un migliaio di migranti, di cui alcune centinaia erano riuscite ad oltrepassare le transenne, sono state aggiunte le “cuchillas”, il filo spinato a lame di rasoio sulla sommità delle barriere…”

(foto dal web)

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