La resistenza partigiana contro il nazi-fascismo viene quasi sempre declinata al maschile, dimenticando le donne che, con le stesse armi degli uomini o in altre importanti e svariate maniere, hanno condotto e condiviso la medesima lotta. Che sono state imprigionate, deportate, torturate e uccise. E non si parla mai neppure de* bambin*, che talvolta avevano ruoli precisi, che hanno vissuto la persecuzione sulla loro pelle o che a loro volta spesso sono stat* brutalmente uccis*.
Gli stereotipi alterano la visione. Il linguaggio si irrigidisce nelle accezioni più comuni dei termini. Pietrifica. Divide, allontana, disconosce.
La resistenza è di tutti i corpi che resistono.
La resistenza è sempre resistenza animale.
Donne, la resistenza taciuta (resistenzaitaliana.it)