Cono d’ombra

Queens (NY), 21 febbraio 2017

Le vittime dei mattatoi del Queens riescono abbastanza spesso ad evadere.

 

L’hanno inseguito per ore.

Con dodici frecce di sedativo conficcate nella schiena

le auto che lo stringono

corrida di città

è tutto una corrida

uno contro tutti

così tanti, tutti addosso

in un angolo d’ombra.

https://www.youtube.com/watch?v=iG3aztd3u8I

QUI l’articolo sulla ribellione di questo toro e UN ALTRO VIDEO sulla sua e altre resistenze

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Topi sabotatori

Livorno, 8 marzo 2017

Alcuni topi  riescono a mandare il tilt la nostra sofisticata e fragile vita  fatta di macchine e divieti. Si parla immediatamente di infestazione e scatta lo sterminio di massa.

Ma loro ritorneranno, più forti e più superbi che mai.

Articolo qui

(Fonte:www.iltirreno.gelocal.it)

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Davey, che sceglie di restare vivo.

California, 3 marzo 2017

Sei  settimane fa questo torello si è introdotto “di nascosto” in un rifugio. Dopo varie ricerche è risultato far parte di una mandria che si trovava nei dintorni.

Insieme ad altri diciassette tori  “… era destinato, a breve, al macello” ha detto il proprietario.

Si chiama Davey e, a differenza di altri individui, si è subito inserito nel nuovo gruppo. Il resto della mandria del rifugio l’ha accolto con calma e tranquillità, come se Davey avesse vissuto lì per anni (fatta eccezione per Theo, un grosso toro che ogni tanto sbuffa minaccioso pestando gli zoccoli, fingendo di sfidare Davey, che ricambia lo sguardo.. indifferente)
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Dove c’è potere, c’è resistenza. Breve storia di uno zoo

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Il South Lake Safari Zoo, in Gran Bretagna, vanta un ben triste primato. Nel giro di quattro anni, ovvero dal 2013 ad al 2016, sono deceduti al suo interno 486 animali sui 1500 detenuti. Le condizioni di detenzione dei prigionieri sono talmente aberranti da aver spinto gli ispettori governativi a ventilare l’ipotesi di chiederne la chiusura.Ma vanta anche un altro primato.

Quello del gran numero di azioni di resistenza da parte degli individui detenuti al suo interno.
Nel maggio del 1997 un rinoceronte bianco riuscì ad evadere. Attraversò di corsa il parcheggio, e si diresse verso la campagna adiacente. Qui venne ucciso a sangue freddo dal proprietario e fondatore dello zoo, David Gill. Pochi giorni prima era stata scattata una fotografia. Si vede Zimba, così era chiamato il rinoceronte, in quel che sembra una cella con pavimento in cemento e pareti piastrellate, cavalcato da un sorridente Gill, cappello da cow boy in mano.
Nel 2006 a fuggire furono lemuri ed un caioti.
Nel maggio 2013 una tigre uccise una dipendente della struttura di detenzione. La donna lavorava da anni allo zoo, con il compito di badare ai grandi felini prigionieri. Quel giorno, inspiegabilmente, entrò direttamente nella gabbia delle tigri, dove venne aggredita dalla tigre, al suo decimo anno di prigionia. Era arrivata allo zoo da cucciola, e lì, di
etro quelle sbarre, aveva passato tutta la sua vita.
Nel 2014 fuggirono nove ibis sacri da un ’apertura della voliera. Secondo Gill, il problema era dovuto al fatto che gli uccelli, nati l’anno prima, non avevano subito il taglio delle ali.
Ma di ibis nati nel 2013 non c’era traccia nei documenti dello zoo, e da controlli successivi emerse che alcuni degli uccelli fuggitivi erano nati nel 2009. David Gill risolse il problema delle fughe (e delle possibili incriminazioni a suo carico) una volta per tutte, uccidendo 13 ibis, quelli senza ali amputate.
Nello stesso anno anche due cebi cappuccini riuscirono ad evadere. Dei due uno venne catturato.
Dell’altro si sono perse le tracce. Almeno lui (o lei) pare abbia guadagnato la libertà.
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Fonti:
http://news.sky.com/story/nearly-500-animal-deaths-at-south-lakes-safari-zoo-in-four-years-10785967
https://en.wikipedia.org/wiki/South_Lakes_Safari_Zoo
http://www.thewestmorlandgazette.co.uk/news/cumbria/237972.council_rapped_over_rhino_escape/
http://www.nwemail.co.uk/News/Barrow-24c6cb99-ac18-40c3-b5c9-a325cdd4470c-ds
http://www.huffingtonpost.co.uk/2013/05/25/zookeeper-sarah-mcclay-had-no-reason-to-enter-tiger-enclosure_n_3335198.html
http://www.bbc.com/news/uk-england-cumbria-39116282
http://www.nwcu.police.uk/news/nwcu-police-press-releases/zoo-and-its-owner-convicted-of-allowing-invasive-species-to-escape/
https://www.facebook.com/340340342742456/photos/a.340921486017675.70225.340340342742456/603553763087778/?type=3&theater
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Indianne, una mucca

Parigi, 24 febbraio 2017

Lei è Indienne. Una mucca portata al salone dell’agricolturadi Parigi.

Ha cercato di scappare, ha incornato un grosso veicolo che le sbarrava la fuga e poi anche l’allevatore. Ha resistito, con forza e tenacia.

Video

Solo con del sedativo sono riusciti a calmarla e a riportarla nel recinto del salone e ad esporla di nuovo proprio a quegli sguardi invadenti e derisori da cui cercava di scappare.

In omaggio alla sua resistenza, una petizione  francese chiede di lasciarla vivere.

Ogni giorno  tre milioni di animali vengono uccisi nei macelli francesi.

Qui l’articolo del giornale che, ovviamente,  mette tutto in burla.

(Fonte: www.francebleu.fr)

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I gesti indecenti dei dominanti

Thailandia, 10 febbraio 2017

https://www.youtube.com/watch?v=OB7cJludDVM

Come sui bambini e sulle donne, anche sugli animali siamo abituati – senza che ci sia alcuna richiesta e senza curarci minimamente della consensualità –  all’arroganza del gesto che invade, che infastidisce, che assoggetta  i corpi altrui. Come se il nostro approccio fosse scontatamente accettato e, ovviamente, apprezzato.

L’oppressione si manifesta  anche attraverso questi piccoli gesti  incuranti della volontà dell’Altro. Una  forma benevola di dominio che  rinforza al contempo  il dominante nel suo ruolo.

Questo magnifico elefante non ci sta. La sua dignità non è ad uso e consumo del turista di turno. Il suo sguardo è più eloquente di mille parole.

 

Notizia qui

(Fonte: www.video.corriere.it)

 

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Ed ha incominciato a correre

Hudiksvall- Svezia,14 febbraio 2017

E’ fuggita dal camion che la stava portando dentro il mattatoio, proprio all’ultimo minuto, ed ha cominciato a correre.
Con tutte le sue forze, con tutto il suo desiderio di libertà, con tutta la voglia di vivere che ha dentro.
Così, come è di routine, è arrivata anche la polizia.
Il padrone ha cercato di attirare la mucca ribelle mettendo del fieno sulla strada, ma l’animale si è inoltrato nel bosco. E per ora non si hanno notizie.
Sarà il tuo ultimo profumo, quello della terra, delle foglie, di piccole gocce d’acqua, di stupore e di paura. La tua casa , la tua felicità per brevi momenti.

QUI l’articolo

(Fonte:www.thelocal.se)

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Evasione o rapimento? Storie circensi

Monreale (PA), 7 febbrario 2017

Fino al 2015 il circo che ha denunciato la scomparsa del lama, lavorava con il nome di Miranda Orfei, per poi passare alla denominazione Eleonora Orfei, ed infine a quello di Circo di Svezia (i cambi di denominazione sono comunissimi tra i circhi minori, e avvengono o a seguito di fusioni con altre famiglie circensi, o a seguito di guai giudiziari e di immagine).

E come Miranda Orfei di guai ne ha avuti e non pochi. Su di esso esiste un corposo fascicolo di LAV e magistratura per maltrattamento animale (qui trovate un piccolo riassunto:https://www.facebook.com/BoicottiamoIlCircoMirandaOrfei/posts/358651984167691).

Era scappato dal Miranda Orfei di Montemagno l’ippopotamo che, nella fuga, si è schiantato contro un’auto vicino Macerata nel dicembre 2014, purtroppo morendo nello scontro. Allora il titolare del circo diede la colpa agli animalisti cattivi che, secondo lui, avrebbero aperto le gabbie degli animali causando la fuga di Aisha

I Montemagno, titolari del circo, possiedono anche   una struttura a Latina, che sembra abbia la qualifica di zoo, e dove sembra detengano gli animali durante la stagione morta

Quindi, riassumendo, abbiamo dei circensi che – come molti loro colleghi-   cambiano continuamente denominazione, titolari di un circo che spesso si attenda ed esibisce senza aver ottenuto i permessi (salvo poi lamentarsi e gridare alla persecuzione quando i gendarmi gli fanno visita – come accaduto tra l’altro anche a Monreale dopo la fuga della tigre) e che  detengono gli animali su cui lucrano in condizioni tali da attirare l’attenzione della magistratura e , evidentemente, da spingere i prigionieri a tentare ripetutamente la fuga (che  tentano ogni volta di attribuire ad atti di sabotaggio nei loro confronti). Un ippopotamo, una tigre, ed ora un lama.

Lama che speriamo sia davvero evaso. A noi piace pensare che sia  lontano, libero e che se ne stia ora girovagando in quel che resta della campagna intorno a Monreale.

Articolo qui  e qui

(Fonte: www.ansa.it  e www.palermotoday.it)

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Piccola storia ignobile

Dodewaard (Paesi Bassi), 7 febbraio 2017


“Per fortuna non aveva le corna” hanno scritto del toro che si è ribellato alla pena di morte ed ha tentato la fuga dal mattatoio olandese nei pressi di Dodewaard, lunedì scorso.
Mentre fuggiva si è trovato di fronte un lavorante del mattatoio che tentava di fermarlo.Lo ha caricato e fatto volare in aria, per farsi strada.
Spunta sempre un guardiacaccia in casi come questo. Cosi gli hanno sparato per cancellare la disperata ribellione.

Vanno di moda le brevi storie tristi sul web, dove ognuno si concentra solitamente su se stesso, per annunciare qualsiasi stupidata.
Anche questa è una storia triste e, forse, sembrerà breve.
Non così si può dire, in realtà, dell’attesa e del presagio di morte che si vuole come unico destino per gli animali.
Laura
Qui l’articolo
(Fonte:www.nltimes.nl)
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Braccato, in cerca di solidarietà, viene fucilato sul posto.

Burolo (TO), 30 novembre 2016

Il cinghiale stava fuggendo da una battuta di caccia e aveva cercato riparo su un terrazzo al piano terra. Il sindaco: “..  dopo che la signora è riuscita ad aprire il cancello automatico e a far uscire l’animale, ho fatto fuoco. L’ho fatto per tutelare la sicurezza dei miei concittadini».

Il sindaco di Burolo  è  un cacciatore.

Articolo qui

(Fonte: www.lastampa.it)

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