Filottrano (AN), 11 novembre 2018
Fuggita dalla stalla, si era nascosta in un fitto canneto. Hanno dovuto usare la motosega per aprirsi un varco e riuscire ad avvicinarsi per catturarla, ma era inavvicinabile e hanno dovuto sedarla per rimetterla alla catena.
“Quando riescono a fuggire , gli animali allevati trasgrediscono diversi confini: non soltanto muri, recinzioni e cancelli materiali dell’industria zootecnica, ma anche la loro collocazione in quanto domestici rispetto a selvatici da parte della società umana, e i confini concettuali a posto e fuori posto. […] I loro stessi atti di fuga rappresentano la loro resistenza e mettono in evidenza questi confini. La fuga produce una soggettività e un discorso che contrastano il lavoro normalizzante del potere. ”
da Animali in rivolta di Sarat Colling, p. 139