Benidorm, Spagna, luglio 2016
Tra gli animali reclusi negli zoo e i loro carcerieri che li ‘accudiscono’ non ci possono essere spazi condivisi, zone di contatto. Lo spazio è progettato e costruito per contenere, allontanare, inibire lo scatenarsi dell’aggressività frustrata ma sempre latente. Basta però una fatale dimenticanza, uno sportello che rimanga socchiuso, e la rabbia si scatena.
Qui la notizia (ilmessaggero.it)