Cogolo – TN, 8 novembre 2015
Punito perché colpevole di disobbedienza. La pena: tortura, agonia e morte
TI FACCIO VEDERE IO CHI COMANDA …una frase (sempre la stessa), tante voci, che piegano, spezzano, puniscono.
Gli asinelli sono utili e belli. Utili per chi li sfrutta, belli per chi li incrocia durante una gita fuori porta, o una visita alla fattoria. Ma tutto questo ha quasi sempre un prezzo: l’obbedienza.
L’obbedienza la si insegna, la disobbedienza va punita. E i recidivi? (inutili e brutti?) c’è sempre un posto disposto ad accoglierli: il macello.
Torturato, lasciato per giorni agonizzante prima che la morte (ultima, estrema fuga) alleviasse le sue sofferenze. L’efferatezza del crimine dell’asino di Trento fa – giustamente – notizia, ci lascia sconvolti e increduli.
Mentre lo compiangiamo però non dimentichiamo l’urlo di tutti gli altri disobbedienti, di chi si piega per sopravvivere, e dei recidivi, condotti alla morte, in giorni quieti, senza fragore. Non compianti.
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(Fonte: www.trentotoday.it)