Chivasso (To), marzo 2015
C’è un agire che conta poco, agli occhi de* più. È l’agire dei non umani, sempre misconosciuto, sovrastato, occultato, frainteso. Soprattutto quello de* schiav* di quelle fabbriche di corpi vivi che chiamiamo allevamenti, beffarda allusione alla nascita e al far crescere. Hanno creduto fossero stati abbandonati; li hanno legati e dato l’allarme. Invece, quest’asina e il suo piccolo erano evasi dal loro luogo di prigionia, dal loro ‘allevamento’.