La ribellione di Golf, l’elefante schiavo.

Thailandia,2 febbraio 2016

E’stato sbalzato via dal baldacchino ed è morto. Finisce così la vacanza di  un turista scozzese in vacanza a Koh Samui.

Il tragico evento riapre la protesta contro lo sfruttamento degli animali in Thailandia, un paese la cui industria del turismo conta moltissimo sul commercio e sullo sfruttamento degli animali, specie elefanti, tigri e scimmie.

Stavolta  il gigantesco elefante  ribelle è stato definito “horny meat” (carne eccitata)  dai guardiani, che tentano di disconoscere e minimizzare  la ribellione di Golf- questo il nome dell’elefante- riconducendola  ad uno stato di eccitazione ormonale.

Ma torna sui media  l’attenzione sull’ addestramento riservato a questi possenti animali, strappati da piccoli alle madri e piegati all’obbedienza tramite pratiche coercitive crudelissime e che trascorrono il tempo legati a catena. E la protesta delle associazioni  animaliste torna a farsi più forte.

In particolare Il Guardian invita i turisti a non rendersi complici di pratiche di violenza quali il trekking sugli elefanti, l’assistere agli spettacoli con le scimmie e l’orrenda abitudine di scattare foto con tigri e cuccioli costretti  alla prigionia negli zoo.

Articolo de Il Guardian QUI

Il video denuncia della PETA

( Fonte: www.theguardian.com )

 

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