Chifuti Safari- Zimbabwe, giugno 2012
Dopo tre giorni di inseguimento un bufalo, già ferito durante un “safari di caccia” in una riserva africana dello Zimbabwe, è stato ucciso. Ma prima di essere finito ha ucciso, a sua volta, il cacciatore che lo inseguiva. Lo ha letteralmente sollevato da terra spezzandogli il collo.
L’esperto e famoso cacciatore nonchè guida per battute di caccia nella riserva per turisti ricchi provenienti da altre regioni e paesi viene descritto come una persona molto gentile e piena di attenzioni, uno che ” aveva lavorato sodo”.
Non è così invece per il bufalo, un esemplare particolarmente grande. Per lui nessun compianto.
La sua specie è soprannominata “widow-maker” (fabbricante di vedove) per sottolinearne la pericolosità viste le grosse dimensioni e il carattere fiero. Quindi nessun dubbio. Doveva essere ucciso. Nessun imbarazzo, dunque, nell’organizzare inseguimenti omicidi a pagamento.
Due pesi e due misure per una tragedia.
Questa volta il bufalo, pur ferito e agonizzante, ha restituito il favore prima di morire.
(Fonte: www.telegraph.co.uk )
Well done Buffalo! I’m on your side, innocent creature
Storia esemplare che connota la pervasività di ignoranza e furia omicida della nostra specie. RIP spirito libero.