Quando i maiali fanno la rivoluzione

Quando i maiali fanno la rivoluzione

Proposte per un movimento antispecista non paternalista

fall

Hartmut Kiewert – “Fall”

di: Stefania Cappellini e Marco Reggio

in “Liberazioni”, n.16, primavera 2014

L’articolo è interamente scaricabile dal sito della rivista

 

 

Gli animali hanno sempre fatto parte della nostra storia e delle
 nostre storie; ora si tratta di cercare appassionatamente come fare
storia con loro.

«Il movimento di liberazione animale è lʼunico che agisce per puro altruismo». Abbiamo sentito così tante volte frasi come questa che ormai ci sembrano ovvie. Effettivamente, possono essere vere, dipende dai punti di vista e dalla risposta alla domanda: «Da chi è composto il “movimento di liberazione animale”?» Pensare allʼanimalismo come lotta altruistica presuppone infatti che gli animali non facciano parte del movimento di liberazione animale. E questo presupposto poggia sullʼidea, altrettanto diffusa, che gli animali non siano in grado di protestare, di ribellarsi, di desiderare la fine del loro sfruttamento. «Siamo la voce dei senza voce». «Gli animali non possono protestare, noi sì». Anche queste sono affermazioni che abbiamo sentito (e sostenuto) innumerevoli volte, tanto che ci sembrano
costituire lʼunica narrazione possibile della questione animale e della lotta contro lo sfruttamento dei non umani. Scopo del presente saggio è quello di mettere in discussione lʼinevitabilità di questa narrazione, mostrando che gli animali si ribellano, svolgendo il ruolo di soggetti attivi più che di semplici vittime o di beneficiari passivi della “buona coscienza” animalista. Inoltre, cercheremo di mostrare come lo sforzo di mettersi in posizione di ascolto delle istanze espresse dai soggetti non umani possa aprire nuove strade per la lotta di liberazione animale.

 

Continua sul sito di “Liberazioni”

 

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