Un recente articolo di Robert Higgs su cleveland.com mette in fila le ultime evasioni da diversi zoo, dimostrando come i prigionieri non siano affatto contenti di stare in gabbia e tentino di fuggire non appena possibile.
Dal lupo grigio di Cleveland al leopardo e alle tigri fuggiti dallo Zoo di Dallas con l’aiuto umano, dagli uccelli evasi in Minnesota alle scimmie scoiattolo di Zoosiana, dal rinoceronte in fuga ucciso in Florida a Rusty, il panda rosso fuggito dallo zoo di Washington.
Un gufo reale di nome Flaco fugge dallo zoo di Central Park.
Il personale dello zoo lo sta cercando per ricatturarlo, facendo appello alla cittadinanza per segnalarne la presenza, affinché possa “essere salvato”…
Anche in questo caso, la fuga sembra essere stata favorita da qualche solidale umano che aveva vandalizzato la gabbia di Flaco permettendogli di uscire.
E’ stato avvistato e fotografato da una signora ignara, in un primo momento, del fatto che questo falco aveva un valore immenso. Era stato infatti comprato all’asta per ben 337mila sterline ed era poi fuggito. Tuttora è latitante.
La libertà non ha prezzo
Sono state “rubate”, dice lo zoo, ma le 12 scimmie sparite dalla struttura in Florida probabilmente sono state liberate.
Le scimmie tamarino imperatore, fuggite nei giorni scorsi dallo zoo di Dallas, sono state ricatturate.
Qui i post sulle fughe dallo zoo di Dallas, avvenute con la complicità umana.
In Sudafrica una tigre fugge da una fattoria privata, aggredisce un uomo ferendolo gravemente e uccide alcuni animali. Viene ricercata con ogni mezzo, compresi droni e un elicottero, ma sembra impossibile ricatturarla.
L’NSPCA ha denunciato l’abitudine di detenere grossi felini nelle abitazioni private.
Dapprima l’intenzione delle forze di polizia sembra essere quella di narcotizzarla. Quando però viene trovata Sheba viene “soppressa”, cioè uccisa, perché secondo i funzionari tentare di catturarla sarebbe stato troppo pericoloso.
“Abbiamo fatto di tutto per non dover uccidere questo animale” ha dichiarato il Direttore del Safari Park “Wild Florida”, dopo che i suoi dipendenti avevano sparato a un rinoceronte bianco in fuga.
Le indagini hanno permesso di portare alla luce precedenti casi di uccisioni di animali in fuga e le relative inchieste, ma l’uccisione del rinoceronte è stata archiviata affermando che la procedura si è svolta in modo del tutto legale.
Quattro femmine di averla africana, una specie di uccello tropicale, sono riuscite a evadere dalla voliera dello zoo del Minnesota, che ora sta studiando il modo di rafforzare il contenimento degli uccelli tropicali.
Solo una è stata ripresa. Le altre sono latitanti, e lo zoo ha diramato un appello ai bird-watchers affinché li cerchino e li segnalino.
Una breve fuga, come è successo allo zoo di Paignton (UK) a settembre 2022, può costituire una forma di sabotaggio. Anche se i due gibboni fuggiti non si sono allontanati molto, non erano ritenuti pericolosi e sono stati ricatturati dopo alcune ore, lo zoo ha dovuto chiudere i battenti per la giornata, proprio quando aveva riaperto dopo un lungo periodo di chiusura.
“Una questione personale”. Così è stata definita dai proprietari della struttura la tentata evasione di Josephine, un armadillo detenuto allo zoo di Sacramento (USA), forse per esorcizzare il rischio che venga compresa la natura politica della fuga e la violenza strutturale che gli zoo agiscono nei confronti dei non umani.
