Un articolo riporta la notizia dei delfini che in Crimea, dopo essere stati addestrati dalle autorità ucraine alla guerra ed essere passati al nuovo padrone (la Russia), si sono lasciati morire “per non ubbidire all’esercito di Putin”. La risposta di Putin è una smentita: “ormai erano soltanto animali da circo”.
Al di là del fatto che è difficile immaginare dei delfini convinti patrioti ucraini, tanto orgogliosi di combattere per la propria nazione quanto determinati a boicottare la nazione avversaria, possiamo facilmente comprendere come la detenzione in un circo possa portare alla forma più disperata di resistenza, il suicidio, che i padroni siano i governanti russi, ucraini o di qualsiasi altro stato.
Articolo su Il Fatto Quotidiano