Il salto.

Washington, 8 agosto 2017

E’ saltato fuori da un rimorchio…lo hanno fermato i blocchi di cemento e una strada intasata di auto.

Ma le  evasioni e le fughe degli animali restano un elemento di rottura in grado di delineare anche una nuova geografia. Quella che mostra come  essi siano in grado di destabilizzare, trasgredire, influenzare  e trasformare gli spazi e i luoghi degli ordinamenti umani. Attraverso il rifiuto della contenzione e la riappropriazione delle strade questi animali hanno influenzato persino  la geografia della città occidentale: i mercati di animali vivi sono stati quasi cancellati /espulsi e i mattatoi sono stati spostati  nelle periferie. Questo dimostra come le relazioni di potere  in termini di inclusione/esclusione, non possano essere separate dallo spazio e dal luogo e come “Una prospettiva post-coloniale della loro resistenza risulti essere un approccio che pone enfasi (…) su come gli animali occupino e siano al tempo stesso esclusi da certe zone”.

Su questo e altri argomenti, di prossima pubblicazione,  il libro di Sarat  Colling, Animali in rivolta. Confini, resistenza e solidarietà umana, Mimesis/Eterotopie

 

Qui l’articolo che, strano ma vero, solidarizza un po’ con il maiale.

(Fonte: www.atlasobscura.com)

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