Thailandia, 10 febbraio 2017
https://www.youtube.com/watch?v=OB7cJludDVM
Come sui bambini e sulle donne, anche sugli animali siamo abituati – senza che ci sia alcuna richiesta e senza curarci minimamente della consensualità – all’arroganza del gesto che invade, che infastidisce, che assoggetta i corpi altrui. Come se il nostro approccio fosse scontatamente accettato e, ovviamente, apprezzato.
L’oppressione si manifesta anche attraverso questi piccoli gesti incuranti della volontà dell’Altro. Una forma benevola di dominio che rinforza al contempo il dominante nel suo ruolo.
Questo magnifico elefante non ci sta. La sua dignità non è ad uso e consumo del turista di turno. Il suo sguardo è più eloquente di mille parole.
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(Fonte: www.video.corriere.it)