Riserva Indigena di Xingu, Brasile, giugno 2016
Ecco il discorso del Capo Tribù dei Mebengore Kayapò di Xingu:
”Voi non avete nessun diritto di distruggere il nostro fiume.
Le madri di Xingu non lo permetteranno.
Abbiamo deciso che la vostra parola non vale niente.
La conversazione è finita. Noi, i mebengôre kayapó, abbiamo deciso che non vogliamo un solo centesimo dei vostri soldi sporchi.
Non accettiamo una qualsiasi altra diga sul territorio Xingu.
Il nostro fiume non ha un prezzo, non è in vendita, il pesce che mangiamo non ha un prezzo, e la felicità dei nostri nipoti non ha prezzo.
Non potremo mai smettere di combattere.
La Xingu è la nostra casa e voi non siete i benvenuti qui”.
Nel corso degli ultimi 100 anni in Brasile, i popoli indigeni, sono stati derubati di gran parte della loro terra per far spazio ad una vasta rete di allevamenti di bestiame e piantagioni di soia e canna da zucchero. Oggi molte comunità vivono ammassate in riserve sovraffollate, mentre altre sono accampate sotto teloni di plastica sui cigli delle superstrade.
(Fonte: www.conoscenzealconfine.it)