Chang Mai, Thailandia
27 agosto 2015
‘Qualcosa è andato storto’ riferiscono varie fonti riguardo alla ribellione di un elefante di 30 anni.
Al contrario, qualcosa è andato per il verso giusto, quando il possente animale si è dato alla fuga nella foresta, cercando la libertà, con ancora una famiglia di turisti sul dorso.
Purtroppo il terribile ’incidente’ che ne è seguito ( l’elefante ha ucciso il suo mahout, ovvero il suo padrone- carceriere) è una conseguenza delle terribili condizioni in cui questi animali vengono sfruttati e sottomessi, picchiati , legati a catena, strappati alla loro famiglia fin da cuccioli e usati da un’industria del turismo molto redditizia in Thailandia. Le ribellioni sono frequenti e così anche ‘incidenti’ molto gravi.
C’è voluto più di un’ora e un altro mahout per calmare l’animale, poter trarre in salvo i turisti terrorizzati, e ricondurre l’elefante agli arresti.
QUI la notizia (dailymail.co.uk)