Trento, agosto 2015
Un cimitero è la lugubre casa dei morti. Silenzio e fiori appassiti. E muri che celano sacri cadaveri in putrefazione, impilati con ordine o sfiorati con passi leggeri. Che fra l’erba saltelli un coniglio è una nota di vita stonata. Eppure la casa è ai vivi che serve. Hanno cercato di catturarli, li hanno cacciati… ma loro sono tornati.
QUI l’articolo (l’Adige.it)