Nervi (GE), settembre 2011
Un camaleonte. Attraversa la strada, corre. Probabilmente è evaso da un terrario in cui lo teneva chi si trastullava nell’osservarlo, lui/lei animale esotico ridotto in domestica schiavitù. Oggetto di piacere sempre disponibile alla vista.
Nella sua urgenza di esistere, cerca. Quando si affrettano a catturarlo, si mimetizza.
Il suo colore diventa quello del parafango di un furgone.
QUI la notizia (fonte: ilsecoloXIX.it)
” (…) Oggi resistere, allora, assume nuove connotazioni perché occorre, sempre di più, saper vedere e sentire gli individui resistenti. Sono ovunque e sempre più numerosi. A volte li riconosci da piccoli atti che passano inosservati, altre volte si tratta di gesti eclatanti, di sfide e di provocazioni. Tutti, però, hanno bisogno della nostra solidarietà tanto quanto noi stessi abbiamo bisogno della loro resistenza.” (Troglovegan)