Si ribella alla mungitura

Novara, 15 febbraio 2019

Una mucca ha aggredito l’allevatore facendolo finire in ospedale. Si è ribellata al furto del suo latte. In questo periodo in cui il latte che scorre sull’asfalto delle strade dà risalto al  dramma dello sfruttamento dei corpi altrui, la sua reazione risuona come l’eco di migliaia e migliaia di voci.

QUI l’articolo

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Visoni liberi, davanti all’allevamento del presidente di Federfauna.

Villadose (RO), 8 febbraio 2019

Attenzione – si scrive nell’articolo- sono malefici, carnivori, aggrediscono e…mordono!! Tutta la nostra solidarietà.

https://www.rovigoindiretta.it/2019/02/visoni-liberi-aggrediscono-le-persone/?fbclid=IwAR0KvdovY9WEDLXa-lNUgRgdiYAaxrvIZbnffWpm8G-TCxk5OOWjHhxsEB4

 

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Sull’occupazione del mattatoio di Torino – un’intervista

 

Intervista a Paola Canonico sull’occupazione del mattatoio di Torino

A cura di Resistenza Animale

 

Ciao, cominciamo dall’azione in sé. È stato difficile stare lì e resistere per diverse ore? Come ti sei sentita?

Sì, i mattatoi sono ovviamente luoghi orrendi. Già solo averli concepiti è una follia. Non era la prima volta ma non è mai facile: l’odore di sangue rappreso, le gabbie contenitive, gli strumenti usati per uccidere, i pungoli elettrici. I segni delle cornate lungo il corridoio della morte, a diverse altezze, da cui potevi dedurre l’età degli animali, le strisciate lungo i muri, le mattonelle rotte a testate. I macchinari sono già orrendi, ma i segni della resistenza animale sono ancora peggiori. E quando smetti di notare queste cose perché inizia l’azione e sei incatenata ad altr* compagn*, e realizzi che tutto avviene davanti agli animali che aspettano in coda, è ancora peggio. Il dolore e la rabbia sono disarmanti, in tutte quelle ore hai molto tempo per metterti nei loro panni, immaginarti vitello, maiale, e per comprendere fino in fondo tutta l’efferatezza che si consuma i quei luoghi. La fortuna è che non sei sola, la solidarietà tra persone di differenti nazionalità che non si conoscono e non si sono mai viste è stata commovente, chi era alla sua prima azione è stat* curat*, incoraggiat*, protett+ dai colpi. E posso dirlo senza timore di essere troppo melensa, quella notte siamo stat* la migliore versione di noi stess*, eravamo uman*. E non vedo l’ora di ritrovarl*.

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L’elefante denuncia

Napoli, 31 gennaio 2019

Un elefante evaso dal circo, con la sua presenza in strada ha fatto così scrivere sul Mattino:

«Ancora una volta è stato dimostrato come sono infelici gli animali nel vivere nei circhi. Appena possono fuggono. A questo povero elefante – dichiarano il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e il commissario del Sole che Ride di San Giorgio a Cremano Salvatore Petrilli – non è parso vero di essere finalmente libero. Bisogna vietare i circhi con animali che sono una vera vergogna retaggio di un passato che non ha più motivo di essere. Far nascere e crescere animali che dovrebbero stare in ambienti totalmente diversi e spaziosi per fare soldi e per divertimento facendoli vivere una brutta vita in cattività è oramai inaccettabile. Abbiamo chiesto alla Asl di verificare urgentemente lo stato di salute di tutti gli animali del Circo e le norme di sicurezza e di verificarne anche la chiusura. Non solo l’elefante poteva farsi male ma correva il rischio di fare dei danni a cose o anche persone. Al Parlamento chiediamo di approvare in via definitiva la norma che preveda per i circhi che operano sul territorio italiano solo spettacoli senza animali».

Qui l’articolo (mattino.it)

 

 

 

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Un recinto al confine per fermare i cinghiali

 

 

Dal National Geographic:

“A Padborg, al confine tra Danimarca (sinistra) e Germania (destra), è stato allestito un recinto per impedire ai cinghiali di attraversare il confine. La misura è stata adottata nel tentativo di evitare la diffusione della febbre suina africana.”

Leggi l’articolo su NG

 

 

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“Mi chiamo Egon #2” a Milano il 2 febbraio

 

“Mi chiamo Egon #2”

Un posto nella storia: lezione performativa di “storia trans”

A Milano, 2 febbraio

Villa Vegan, via litta modignani 66

aperitivo ore 18

spettacolo ore 19

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Emù in fuga: “impossibile resistere alla tentazione di tirare fuori lo smartphone”…

 

“Impossibile resistere alla tentazione di tirare fuori lo smartphone”. Così commenta il giornalista del Notiziario in un articolo dell’11 gennaio su 2 emù fuggiti da una proprietà privata nella provincia di Milano.

Purtroppo i due protagonisti di quello che per molti è solo un divertente spettacolino sono stati presto catturati e riconsegnati al proprietario.

 

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Un elefante si ribella alla guida turistica che voleva ipnotizzarlo.

Yala National Park, Sri Lanka, 7 gennaio 2019

L’elefante ha chiaramente fatto capire come non ci sta a passare per fesso, ad accontentare l’uomo, a stare ai suoi giochetti narcisisti.

QUI video e notizia

(Fonte: www.newsflare.com)

 

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Pecore che del gregge non ne vogliono sapere

8 dicembre /2 gennaio 2019

Evviva le ‘pecorelle smarrite’! In entrambi i casi finite nel traffico, sono state ‘ricondotte all’ovile’.

QUI gli articoli

 

 

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Si libera e attacca una giovane dipendente dello zoo.

Conservators Center di Burlington (Nord Carolina), 31 dicembre 2018.

”Il modo in cui il leone è stato in grado di uscire dal recinto, che è stato trovato chiuso, rimane al momento sconosciuto.” 

E’ stato ucciso per consentire i soccorsi alla donna che è poi morta a poche ore dall’attacco.

Lo zoo, aperto nel 1999, detiene  21 specie diverse e oltre 80 animali, tra cui 14 tra leoni e tigri. Dal 2007 organizza tour per i visitatori, che sono oltre 16 mila l’anno.

Articolo

(www.fanpage.it )

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