Carrasco (Uruguay), 20 gennaio 2016
Ci son volute quattro ore e più di dieci persone per ricatturare uno splendido e giovane bovino che ha lottato per la libertà.
Una volta fatto scendere dal camion ha superato le barriere interne del mattatoio ed è corso in strada e ha resistito con tutte le sue forze.
Alla fine è stato sedato e ricondotto al lager della morte.
Le solite false preoccupazioni per la tutela del vicinato e nessun pensiero per quella vita, con un dispiegamento di polizia da azione antiterrorista.
“E’ un animale normale a tutti gli effetti”- risponde asciutto nell’ intervista un responsabile del Frigorífico Carrasco S.A (Minerva Foods) – ” la sedazione per tranquillizzarlo è stata fatta con cura da un veterinario esperto e non presenta tossicità. Già da domani potrà essere reinserito nel circuito della carne”
A nulla sono valsi i tentativi dell’associazione “Animale sin Hogar” per salvare la vita all’animale..
L’associazione, conosciuta per aver salvato e accolto 250 animali, ha pubblicato sul proprio sito tutte le fasi legate alla richiesta di liberazione e le interviste alle tv locali.
Ingiustizia ha trionfato.
Accorato e lucido il ringraziamento degli attivisti per tutti coloro che si sono uniti per sostenere la liberazione del giovane manzo ribelle.
Qui la nota dell’associazione e tutti i riferimenti
( Fonte: www.subrayado.com.uy )