Le frustate, la ribellione e..l’ipocrisia

Bonn- Germania, luglio 2015

https://youtu.be/oOo-ojRrqMY

Un commento a caldo di Egon Botteghi

“Un fatto davvero molto grave,  sopratutto in relazione a come il magazine più diffuso e famoso del mondo dello sport equestre in Italia ha dato la notizia della morte di Christine Wels, dopo il calcio fatale infertole dal cavallo che stava ripetutamente frustando (http://www.cavallomagazine.it/la-morte-di-christine-wels-1.1166039).

In questo articolo la trattano con freddezza e come fosse un paria, ma quanta ipocrisia…questa amazzone non è diversa da tutte le altre.

Vedendo il video,  non ho visto niente di diverso da quello che ho visto, dal vivo, in tantissime occasioni.

Ora, le cose sono due: o negli ultimi anni, da quando cioè io manco dal mondo dello sport equestre ed ippico, sono diventat* tutt* gentili mammolette che non picchiano mai assolutamente i cavalli e sono tutt* attenti e gentil* (ma comunque, anche se così fosse, i cavalli sono lo stesso impiegati malamente contro la loro volontà e fatti vivere in una situazione impropria), oppure siamo proprio di fronte ad un caso di ridicola ipocrisia: siccome questa addestratrice l’hanno beccata e condannata per maltrattamenti (e questo già ci dice molto sullo sport equestre, visto che questi sono i campioni e questo è il DRESSAGE…con buona pace delle eteloghe che ci vogliono vedere una relazione) allora tutt* a starle lontano (nel momento della morte, si intende, perchè magari da viva aveva sicuramente il suo giro di affari), perchè puzza di “cacca”.

Aveva proprio ragione Heidegger, solo nella morte siamo insostituibili”

Egon Botteghi

(ex istruttore FISE -Federazione Italiana Sport Equestri, specializzato anche anche in Terapia Per Mezzo Del Cavallo o Ippoterapia. Ha svolto opera professionale nell’ambiente dell’equitazione sportiva e dell’ippica per 25 anni, lavorando per dieci anni anche come artiere a cavallo in alcune scuderie di cavalli da corsa al galoppo ed al trotto. Ha cessato la sua attività nel 2008 per motivazione etiche, chiudendo il centro ippico che stava gestendo e co-fondando un rifugio per animali da reddito, di cui è stato presidente fino al 2012)

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